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Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Tabella: Scheda di dettaglio diBiblioteca Nazionale Centrale Firenze
Descrizione Dettaglio
Logo Biblioteca Nazionale Centrale Firenze
Direttore Direttore Generale Biblioteche e diritto d’autore avocante - dott.ssa Paola Passarelli
Sito web http://www.bncf.firenze.sbn.it
Telefono (+39) 055249191
Fax (+39) 0552342482
eMail bnc-fi@cultura.gov.it
PEC bnc-fi@pec.cultura.gov.it
Indirizzo Piazza Cavallegeri 1a
Cap 50122
Comune FIRENZE
Città Firenze
Provincia Firenze
Regione Toscana
Orario

La Biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 19; il sabato dalle 8,15 alle 13,30.

Periodi di limitazione dell'orario di apertura
In ottemperanza all’art. 28 del D.P.R. 5 luglio 1995, n.417 la Biblioteca è chiusa al pubblico la seconda e la terza settimana di agosto.
Durante tale periodo, al fine di consentire l’uso dei cataloghi e l’espletamento dei servizi di informazione e di prestito, la Biblioteca è aperta dalle ore 11 alle ore 13.
Nel restante periodo del mese di agosto la biblioteca sarà aperta in orario antimeridiano dal lunedì al sabato dalle 8.15 - 13,30.

Giorni di chiusura completa:
tutte le domeniche;  
tutti i giorni festivi;
il 24 giugno festa del Patrono.

Per consultare tutti gli orari dei servizi:
http://www.bncf.firenze.sbn.it/orario.php

Accesso

Età minima 18 anni
Documento d'identità
Tessera di accesso.

Servizi

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze  ha come compito la raccolta, la conservazione, la documentazione e la valorizzazione della memoria storica italiana attraverso: il deposito legale in coordinamento con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e le istituzioni depositarie regionali, la produzione  della  Bibliografia  Nazionale  Italiana  (BNI),  la  cooperazione  al  Servizio  Bibliotecario  Nazionale (SBN), l’attività di studio e ricerca nel campo della conservazione nel lungo periodo delle risorse digitali e la produzione degli  strumenti  nazionali  di  catalogazione  semantica  e  la   ricerca  e  sperimentazione  di  tecniche  per  il miglioramento dei servizi bibliografici e bibliotecari nazionali.
Pertanto deve:

  • Garantire l’accesso alle strutture, alle informazioni e ai documenti
  • Assistere nelle ricerche con correttezza, riservatezza, cortesia e disponibilità
  • Erogare  il  servizio  con  continuità e regolarità, cercando di ridurre al minimo i disagi dovuti a cause di forza maggiore
  • Valorizzare il proprio patrimonio attraverso, mostre, convegni, manifestazioni culturali
  • Perseguire il continuo miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi resi, valutando periodicamente la soddisfazione dell’utenza
  • Favorire l’utenza remota attraverso l’incremento dei servizi offerti via Internet 
Storia

 

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha origine dalla biblioteca privata di Antonio Magliabechi, costituita da circa 30.000 volumi, lasciata nel 1714, secondo il suo testamento, "a beneficio universale della città di Firenze".
Per incrementare la nascente Biblioteca nel 1737 fu stabilito per decreto che vi fosse depositato un esemplare di tutte le opere che si stampavano a Firenze e dal 1743 in tutto il Granducato di Toscana.
Nel 1747 fu aperta per la prima volta al pubblico con il nome di Magliabechiana. Negli anni seguenti la Biblioteca, unita nel 1771 alla raccolta Palatina, fu arricchita da numerosi lasciti e doni, a cui si aggiunsero poi le librerie ex monastiche incamerate a seguito delle soppressioni delle corporazioni religiose.
Nel 1861 la Magliabechiana venne unificata con la grande Biblioteca Palatina (costituita da Ferdinando III di Lorena e continuata dal suo successore Leopoldo II) ed assunse il nome di Biblioteca Nazionale e dal 1885 l'appellativo di Centrale. Dal 1870 riceve per diritto di stampa una copia di tutto quello che viene pubblicato in Italia.
Originariamente la Biblioteca ebbe sede in locali che facevano parte del complesso degli Uffizi; nel 1935 fu trasferita nella sua sede attuale, costruita, a partire dal 1911, su progetto dell'architetto Cesare Bazzani e successivamente ampliata dall'architetto V. Mazzei.
L'edificio, uno dei rari esempi di edilizia bibliotecaria, fa parte dell'area monumentale del complesso di Santa Croce.
L'alluvione del 1966 ha causato gravissimi danni, in particolare all'emeroteca, alla preziosa raccolta delle Miscellanee, al fondo Magliabechiano, al fondo Palatino e a numerose altre raccolte, nonché a tutti i cataloghi a schede e a volume, all'apparato bibliografico delle sale di lettura e agli arredi.
Parte rilevante dei fondi danneggiati e tutti i cataloghi sono stati recuperati ad opera del Centro di restauro appositamente creato e tutt’ora attivo.
Dal 1886 al 1957 la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) ha pubblicato il "Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa", divenuto a partire dal 1958 "Bibliografia nazionale italiana" (BNI).
La BNCF è stata sede pilota nella creazione del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) che ha come obiettivo l'automazione dei servizi bibliotecari e la costruzione di un indice nazionale delle raccolte librarie possedute dalle biblioteche italiane.
Attualmente la Biblioteca, oltre a curare la redazione delle varie serie della BNI, svolge un ruolo di riferimento all’interno di SBN; inoltre promuove e coordina la definizione di standard e procedure per la catalogazione, la conservazione, il restauro e l’uso dei documenti.
La BNCF svolge un ruolo primario nei progetti di ricerca e di sviluppo in materia di digitalizzazione dei beni culturali e partecipa ai principali progetti europei in materia di biblioteche.

Fondi

5799 manoscritti suddivisi in 40 classi costituiscono la raccolta più antica della BNCF, iniziato con il lascito di Antonio Magliabechi (1714) e incrementatata con acquisizioni successive provenienti da: Accademia degli Apatisti; Accademia della Crusca; Accademia Fiorentina; San Agostino di Cortona (convento); Badia Fiorentina;Biblioteca Mediceo Palatina Lotaringia; Anton Maria Biscioni; Giuseppe Bardelli; Cistercensi; Antonio Cocchi; Della Rena (Cosimo, Francesco, Orazio); Domenicani; Doni Granducali; Vincenzo Follini; San Frediano in Cestello; Gaddi (libreria); Niccolò Gamurrini; Gesuiti; San Giuseppe (chiesa); Giovanni Lami; Paolo Lorenzini; Antonio Magliabechi; Santa Maria Nuova (ospedale); Anton Francesco Marmi; San Michele in Visdomini; Museo di Fisica; Patrimonio Ecclesiastico; Flaminio Pellegrini; Luigi Poirot; Regia Galleria; Segreteria di Stato; Segreteria Vecchia; Strozzi (libreria); Giovanni Targioni Tozzetti; Teatini (congregazione).

FONDO NAZIONALE (O PRINCIPALE)
3971 manoscritti. Fondo formatosi agli inizi dell’Ottocento con parte dei manoscritti della vecchia sezione magliabechiana, incrementato con manoscritti provenienti dalle soppresioni conventuali, e con manoscritti di acquisto o dono, fino al 1905.

RACCOLTA PALATINA
3102 manoscritti suddivise nei seguenti fondi: Autografi Palatini, Baldovinetti, Bandinelli, Vincenzo Capponi, Del Furia, Galilei, Gonnelli, Gräberg, Palatino, Panciatichi, De Sinner, Targioni-Tozzetti.

FONDO CONVENTI SOPPRESSI
2232 manoscritti per la maggior parte entrati in Biblioteca a seguito delle soppressioni conventuali del 1808 e provenienti dai conventi di: Sant’Agostino sulla Costa, Sant’Ambrogio, Santa Maria degli Angeli, Santissima Annunziata, Badia Fiorentina, Badia a Ripoli, Bosco a’ Frati, Camaldoli, Santa Maria del Carmine, Castellina, Certosa, Santissimo Cosma e Damiano all’Incisa, Santa Croce, San Domenico di Fiesole, San Francesco al Borgo, San Francesco di Fiesole, San Iacopo oltr’Arno, San Lodovico a Montevarchi, San Lorenzo, San Marco, Santa Maria Maggiore, Santa Maria Novella, Santa Maria delle Selve, San Michele a Doccia, Monte Oliveto, Ognissanti, San Pancrazio, San Paolino, Santo Spirito, Vallombrosa.

FONDO CONVENTI SOPPRESSI DA ORDINARE
Raccoglie 541 manoscritti provenienti dalla Soppressione del 1867 dei seguenti enti: Badia Fiorentina, Oratorio di S. Filippo Neri di San Firenze, S. Francesco di Fiesole, S. Francesco al Monte alle Croci, S. Giovanni Battista dei minori riformati a Detole presso Dicomano, S. Iacopo Oltrarno, S. Maria del Monte Oliveto, S. Maria Novella, S. Michele a Monte Orlando e S. Lucia dei minori riformati di Signa, Minori Osservanti di Pelago, S. Paolino (Carmelitani scalzi), S. Trinita, Firenze, Vallombrosa.

FONDO NUOVE ACCESSIONI
Fondo aperto, al momento formato da 1460 tra manoscritti e carteggi entrati in biblioteca dopo il 1905, anno in cui si chiuse il fondo Nazionale.Raccoglie manoscritti d’acquisto, di dono e quelli provenienti dai fondi da ordinare, una volta catalogati.

BANCO RARI
Nel fondo costituito da materiale di diversa provenienza, paragonabile alla “riserva” di altre biblioteche, si conservano attualmente 145 manoscritti, 62 incunaboli, 20 tra raccolte di stampe, tavole e disegni e 171 libri a stampa, alcuni dei quali con postille autografe.

FONDO GINO CAPPONI

FONDO FOSCOLIANI

12 manoscritti ed 1 cassetta.

FONDO GINORI CONTI
43 manoscritti, 3521 lettere e documenti

FONDO CAPPUGI
623 tra manoscritti e stampe, acquistati dalla BNCF nel 1902 dalla vedova di TitoCappugi.

Carta Qualità dei Servizi

www.bncf.firenze.sbn.it/notizia.php?id=640&rigamenu=Carta%20dei%20servizi

Fotogallery

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