Presentazione |
Melchiorre Cesarotti - scrittore, traduttore e intellettuale di
rilievo non solo nazionale ma internazionale fu tra i protagonisti
della radicale trasformazione della civiltà e
sensibilità europea che dall’illuminismo portò
al romanticismo e alle poetiche della contemporaneità. Le
opere del Cesarotti seppero uscire dall’ambito strettamente
letterario, influendo profondamente sul gusto europeo e posero le
basi non solo di una nuova letteratura, ma di un nuovo modo di
percepire, immaginare, progettare la realtà.
La celebrazione del secondo centenario dalla morte di Cesarotti si
propone di valorizzare il rinnovamento del gusto e della
sensibilità promosso dallo scrittore sia con la scrittura,
sia con forme simboliche come l’architettura e il giardino.
Nel parco della sua villa di Selvazzano Cesarotti infatti volle
creare un "poema vegetabile" - per usare la sua
definizione - che realizzasse la poetica illustrata nel
Ragionamento sopra l'origine e i progressi dell'arte
poetica (1762), poi sviluppata nel Saggio sulla filosofia
del gusto (1785), e praticata nella celebre traduzione
dell'Ossian: una poetica che privilegiava la natura
rispetto alla civiltà, la sensibilità rispetto al
razionalismo, l'immaginazione rispetto all'artificio. La Villa
Cesarotti, col suo giardino, divenne così uno dei luoghi
d’ispirazione del grande romanticismo europeo, e venne
visitata da Madame de Stael, Vittorio Alfieri, Ippolito Pindemonte,
Ugo Foscolo.
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