Presentazione |
In occasione del secondo centenario dalla nascita del Cardinale
Guglielmo Massaja (8 giugno 1809), il Ministro per i Beni e le
Attività Culturali, su proposta della Società
Geografica Italiana, dopo aver avviato le consuete procedure di
consultazione istituzionale, in data 20 marzo 2008, ha decretato
l’istituzione di questo Comitato Nazionale del quale fanno
parte personalità di spicco delle istituzioni politiche e
religiose e del mondo accademico: oltre al titolare del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e al Presidente e al
Segretario generale della Società Geografica Italiana,
compongono il Comitato il Decano del Sacro Collegio Cardinalizio,
S. Em. Rev.ma Card. Angelo Sodano, il Ministro degli Affari Esteri,
il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
(già Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero
dell’Università e della Ricerca), alcuni Direttori
Generali dei medesimi dicasteri, il Direttore Regionale per i beni
culturali e paesaggistici del Lazio, docenti di varie discipline
che nutrono particolare interesse per la figura del Massaja,
l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, rappresentato dal
Ministro Generale e dal Direttore del Museo Etiopico di Frascati,
Direttori di vari Archivi e Biblioteche, Presidenti di Istituzioni
culturali e i Sindaci dei Comuni di Piovà Massaia (luogo che
diede i natali all’eminentissimo Cardinale e che in suo onore
ne prese il nome) e di Frascati (dove riposano le spoglie del
presule).
La figura di assoluto rilievo di Guglielmo Massaja vuole essere
celebrata dalla comunità scientifica (africanisti, geografi,
storici, ecc.) capitanata dalla Società Geografica Italiana,
e da quella religioso-ecclesiastica, guidata dall’Ordine dei
Frati Minori Cappuccini. Una celebrazione che intende richiamare e
approfondire l’opera del Cardinale astigiano, uomo poliedrico
quant’altri mai, la cui azione spirituale, ma anche
politico-diplomatica, seppe indirizzare con prudenza e coraggio i
rapporti tra i vari governanti etiopi e le potenze europee, di li a
poco colonizzatrici. Le numerose iniziative promosse dal comitato
nazionale, avranno il compito di mettere in risalto le molteplici
sfaccettature di questa complessa personalità che, nel suo
essere missionario, è saputa divenire, agronomo, medico,
geografo, esploratore, filologo, pedagogo per meglio riuscire ad
accostarsi, con dedizione e un’innovatrice azione educatrice
della popolazione indigena, all’Africa attraverso
l’Africa.
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