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L'ICBSA entra nella comunità internazionale di WorldCat di OCLC

La rete bibliotecaria mondiale si collega ai record catalografici dell'ex Discoteca di Stato: dalla voce di Papa Leone XIII ai canti popolari, dai cantanti melodici ai trapper, tutti i suoni del bel Paese

Da dicembre 2019 l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ex Discoteca di Stato) rende disponibile il proprio patrimonio a livello mondiale attraverso WorldCat di OCLC (Online Computer Library Center). OCLC, attiva dal 1967, è la rete bibliotecaria più ampia del mondo con oltre 75.000 tra biblioteche, università e altre istituzioni partecipanti e fornisce un'ampia gamma di prodotti e servizi in linea e su altri supporti.
Il patrimonio audiovisivo dell’ICBSA si caratterizza per la sua estrema varietà: cilindri di cera, dischi in gommalacca e vinili, dischi di cartone fino al moderno supporto digitale che conservano la voce o meglio le infinite voci del nostro paese. Dalla registrazione della voce di papa Leone XIII ai canti popolari registrati negli anni ‘50 prima della ’globalizzazione’ dettata dai sistemi di comunicazione di massa, dai cantanti melodici degli anni ’30 ai trapper italiani dei giorni nostri. Davvero difficile scegliere un nome o un genere piuttosto che un altro!
Questo patrimonio si è costituito a partire dalla fondazione della ex-Discoteca di Stato, nel 1928, alla quale l'Istituto è subentrato nel 2008 per svolgere a livello nazionale attività di documentazione, valorizzazione, conservazione, restauro delle risorse sonore, audiovisive e multimediali, e come destinatario del deposito legale.
Con l'ingresso in OCLC WorldCat l'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi entra a far parte della comunità internazionale degli esperti in questi settori, mettendo a disposizione per la ricerca analitica e la navigazione i propri record catalografici, che abbracciano un periodo di riferimento che spazia dalle origini della incisione sonora (incisioni su cilindri fonografici e dischi della c.d. coarse era) all'avvento del microsolco, della registrazione su bobine di nastro o su fili metallici, audiocassette, videocassette, all'avvento dell'era digitale, dei files e della smaterializzazione dei supporti. Integrando in maniera considerevole il patrimonio italiano presente nella piattaforma con contenuti che riguardano tutti gli ambiti culturali l'Istituto contribuisce allo sviluppo della ricerca e alla diffusione su larga scala della conoscenza.
Attraverso la navigazione dei risultati è possibile ascoltare, sul catalogo online dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, i primi 30 secondi di tutti i documenti riversati in formato digitale e consultare le immagini delle copertine e degli allegati cartacei (circa 500.000 file audio e 400.000 immagini). Per oltre 850 documenti del fondo storico dei cilindri di cera è disponibile l'audio integrale.

Per informazioni:
Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi
www.icbsa.it
@ICBSAItalia
Palazzo Mattei di Giove
-Via Michelangelo Caetani 32
00186 ROMA

 


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