Il Comitato
Nazionale per le Celebrazioni del centenario della nascita di Leo
Valiani, promosso dalla Fondazione Ugo la Malfa e
dall’A.N.I.M.I., ricorda, a Milano, l’eminente
personalità con due eventi:
il 12 aprile, al Piccolo Teatro, uno spettacolo da testi di Leo
Valiani, per la regia di Paolo Castagna, con le musiche di Roberto
Andreoni, e con Sara Bertelà, Pierluigi Fogacci, Diego
Ribon, e la partecipazione straordinaria di Laura Marinoni;
il 13 aprile, alla Sala Montanelli della Fondazione Corriere della
Sera, un incontro con David Bidussa, Arturo Colombo, Fulvio
Coltorti, Giuseppe Galasso, Giorgio La Malfa, Piergaetano
Marchetti, Francesca Pino, Paolo Savona.
Leo Valiani nasce a Fiume nel 1909.
Antifascista già da giovanissimo, trascorre quasi dieci anni
tra carcere e confino. Nel ’37 è a Parigi, dove
continua la lotta con gli altri intellettuali antifascisti in
esilio. Allo scoppio della guerra viene internato nel campo di
concrentamento di Vernet. Qui decide di uscire dal partito
comunista e di aderire al partito d’azione. Ritornato in
Italia dopo l’otto settembre, partecipa attivamente alla
Resistenza come membro del C.N.L.A.I. e collaboratore di Ferrucio
Parri; e organizza con Sandro Pertini l’insurrezione di
Milano del 25 aprile 1945. Deputato all’ Assemblea
Costituente, nel ’49 abbandona la politica attiva, a cui si
riavvicinerà negli anni Cinquanta, con l’adesione
prima al partito radicale e poi a quello repubblicano. Lavora prima
all’Ufficio Studi di Mediobanca, poi a quello della
Banca Commerciale. Scrive a lungo per Il Mondo, L’Espresso,
il Corriere della Sera e pubblica molti saggi, tra cui La
dissoluzione dell’Austria-Ungheria e una serie di saggi sulla
storia del socialismo. Nel 1980 viene nominato senatore a
vita.
La sua vita è interamente dedicata alla libertà e
alla democrazia.