Presentazione |
Il Comitato nazionale “Le vie italiane di Mozart: luoghi,
musica, musicisti, personalità, culture incontrate dal
compositore nei suoi viaggi in Italia” è stato
costituito il 19 aprile 2005 con D.M. per coordinare il programma
di eventi per la celebrazione del grande anniversario del 2006, il
250° compleanno di Wolfgang Amadeus Mozart.
Tra i membri del comitato, eminenti personalità del mondo
accademico e i direttori delle più prestigiose fondazioni
culturali legate in particolare al mondo della musica.
Obiettivo principale è promuovere e coordinare tutti gli
eventi per le celebrazioni del 2006 che si svolgono nelle
città visitate da Mozart nei suoi viaggi in Italia,
contribuendo ad un rilancio della cultura musicale e lirica
italiana per riaffermare un’identità condivisa della
cultura e civiltà europea.
Dal 1769 il padre di Mozart, Leopold, concentrò l'interesse
sull'Italia, che non aveva potuto visitare durante il grande
viaggio nell'Europa occidentale. Nel periodo che comprende i 3
viaggi in Italia, Mozart ormai giovinetto ha la possibilità
di sviluppare e portare a maturazione il proprio stile. Il primo
viaggio (13-XII-1769/28-III-1771) condusse padre e figlio fino a
Napoli e assicurò a Wolfgang onori e successi straordinari.
Passato il Brennero, ebbero il primo entusiasmante incontro con
l'Italia a Rovereto e a Verona. Qui Wolfgang fu nominato maestro di
cappella onorario dell' Accademia Filarmonica e ascoltò per
la prima volta un'opera italiana nel paese d'origine. A Mantova il
Teatro Scientifico fu inaugurato con un trionfale concerto di
Mozart. A Milano conobbe Niccolò Piccinni e fu
«scritturato» per Ascanio in Alba. A Milano e a Bologna
dette concerti dinanzi a pubblici sceltissimi, con ottimo successo
artistico e finanziario. A Lodi scrisse il primo quartetto e a
Parma ricevette istruzioni sul bel canto dalla
«Bastardella». A Firenze suonò con Nardini e
Campioni; le persone più in vista gareggiavano nel
dimostrare la loro benevolenza al ragazzo, come succederà
più tardi a Roma, dove rimase impressionato dai concerti
della Settimana Santa, e a Napoli. Nel viaggio di ritorno ricevette
dal papa Clemente XIV l'ordine dello «Sperone d'oro» di
prima classe. Nell'estate del 1770 compose il Mitridate nella
residenza di campagna dei Pallavicini presso Bologna, dove era
giunto dopo essere passato per Civita Castellana, Loreto,
Senigallia, Imola. A Milano, il 26-XII-1770, l'opera fu portata
«alle stelle». Precedentemente, sebbene non avesse
l'età prescritta dallo statuto, era stato nominato membro
dell'Accademia Filarmonica di Bologna, grazie all’appoggio
del dotto padre Martini, che con le sue lezioni aveva risvegliato
in lui un vivo interesse per il contrappunto. I Mozart ritornarono
in patria con il contratto di 2 opere per Milano e l'incarico di
comporre l'oratorio La Betulia liberata per Padova. Prima avevano
compiuto una breve visita a Torino e partecipato al carnevale di
Venezia del 1771.
Il secondo viaggio in Italia (13-VIII/13-XII-1771) vide il trionfo
di Ascanio in Alba, rappresentato a Milano il 17 ottobre 1771 in
occasione delle nozze fra l'arciduca Ferdinando e Maria Ricciarda
Beatrice d'Este.
Il 24-X-1772 ebbe inizio il terzo viaggio in Italia, ma Lucio
Silla, rappresentato a Milano il 26-XII-1772, non piacque.
Ciò non fu dovuto tanto a ragioni estetiche quanto piuttosto
all'ordine dell'imperatrice di non prendere in considerazione
l'impiego di «gente inutile come questo Mozart».
Inoltre, l'interesse destato dal bambino prodigio era ormai
dimenticato.
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